Giuseppe Guidetti/Mattina d Reggio

Quando mi hanno fatto cenno di questa iniziativa, ho avuto qualche perplessità. Dopo una giornata concitata ho vacillato…Poi mi hanno detto che un cinema riapre e del film realizzato da Segre di cui hanno parlato tutti i giornali. E ho deciso che mi piaceva esserci”. Walter Veltroni aveva un debito con Cavriago e il suo cinematografo. L’ha onorato ieri, con una breve visita alla multisala Novecento, erede del glorioso Cinema Teatro Nuovo, nel primo anniversario del suo ritorno al futuro. E nella seconda giornata di proiezioni dei cortometraggi che raccontano la piccola grande storia del teatro dei cavriaghesi, girati da Daniele Segre e dai ragazzi della Scuola Video di Documentazione Sociale di Torino. II vice presidente del Consiglio é apparso nella sala Rossa di Novecento alle 17.40, il tempo per sedersi a metà della platea e gustarsi, da buon cinefilo, “Pareven furmighi” presentato a fine agosto alla 54esima mostra del cinema di Venezia. II cortometraggio è un gradevole amarcord con venature neorealiste e vaghe situazioni di sapore felliniano, accompagnato dai ritornelli di Polvere di stelle, Canzone da tre soldi e del mitico Battagliero – dell’awentura dei giovani cavriaghesi dei primi anni Cinquanta che decisero di costruire, insieme, il loro cinema-teatro. Un film da “cuariaghin scet” giurano gli anziani, visibilmente emozionati, andando con la memoria a quei giorni in cui la vita pulsava. In attesa dell’arrivo di Veltroni, Ia storia del “furmighi” era stata preceduta dalla proiezione di “Me gh’era”, pizze d’autore firmate dagli allievi e dalle allieve di Segre, e di “A Cavriago”, un altro cortometraggio sullo stesso tema di Rene Clerc, allievo della Ecole des Beaux Arts di Clone.La presenza del Vicepresidente, che si e regalato una piacevole pausa da ministro dello Spettacolo, e stata il coronamento di un’altra giornata memorabile per i cavriaghesi e per Ia multisala “Novecento”. “E’ una storia bellissima” ha commentato, tra l’altro, Veltroni, parlando dal palco della sala rossa presentato dal sindaco Ugo Ferrari. Walter Veltroni parla di cinema: “Quando uno schermo si spegne è come un albero che casca, viene a mancare un po’ di ossigeno Oggi il cinema italiano sta tornando il cinema che deve essere Finalmente dopo la crisi del cinema c’e Ia ripresa del cinema . Mi è piaciuto esserci per Cavriago e per questo cinema . Avete fatto bene a chiamarlo ‘Novecento’, ma il ‘900 del cinema durerà oltre 2000”.